martedì 1 maggio 2007

Andrea Rivera Santo Subito

Da un articolo di oggi su Repubblica.it :

Rivera critica Vaticano. Ad Andrea Rivera, il primo dei tre conduttori, spetta il compito di rompere il ghiaccio, poco dopo le 15, presentando dal palco e in diretta su RaiTre i gruppi emergenti, Vega's e Valentina Lupi. Il "citofonista" del salotto televisivo di Serena Dandini, in poco meno di un'ora e tra un'esibizione e l'altra si ritaglia anche i suoi spazi per cantarla ai lavoratori, ai disoccupati, ai tre milioni e mezzo di lavoratori in nero e alle tantissime, troppe vittime degli incidenti sul lavoro: "Siamo un Paese di eroi, ma molti eroi cadono dai tralicci, mentre noi ci ricordiamo solo di Quattrocchi".

Dopo aver ringraziato Woodcock per aver fornito i numeri di telefono degli artisti ospiti del concertone ("Oggi pm non significa mica pubblico ministero ma personal manager"), Rivera rincara la dose. "Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la chiesa non si è mai evoluta", ha detto alla folla di giovani della piazza. "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. E' giusto così - ha sottolineato Rivera - assieme a Gesù Cristo non c'erano due malati di Sla, ma c'erano due ladroni".



Raggiunto nel backstage subito dopo la sua esibizione, Rivera ha detto che gli erano giunte voci che qualcuno si era risentito per le sue dichiarazioni: "La messa è finita, andate in pace - è stato il commento - mi dispiace e non trovo giusto che qualcuno mandi i proiettili a Bagnasco, ma la Chiesa in cui mi riconosco è quella di san Francesco".


Ovviamente sono partite subito critiche da tutti: sindacati, direttore di raitre, politici. Tutte sul metodo, non sul merito... Come avrebbe potuto essere diversamente?

La morte della questione morale

Travaglio oggi scrive sul blog di Beppe Grillo.
Ne riporto una parte:


La notizia non é segreta, ma è vietato pubblicarla: i giornalisti la conoscono, ma non possono più raccontarla. Se qualcuno vuol proprio sapere qualcosa, magari viene in redazione e gli facciamo leggere le carte, di straforo. Ancora: è vietata la pubblicazione, anche nel contenuto, di intercettazioni e tabulati telefonici “anche se non più coperti da segreto”. Stesso discorso: non sono segreti, il giornalista li conosce, gli avvocati pure, i politici di solito anche, ma la gente non li deve sapere. Così, intanto, brulicano i ricatti. Se poi vengo in possesso di un dossier o di un’intercettazione illegalmente raccolti (per esempio, dal Sismi o dalla banda Tavaroli), e magari questi contengono notizie gravissime (per esempio, che si sta preparando un colpo di Stato), e li pubblico, rischio da 6 mesi a 4 anni di galera. Quindi non li pubblico, oppure finisco dentro.


Dopo Craxi nel pantheon del PD (e Berlinguer fuori), iniziamo a farci entrare anche le leggi porcata (tra l'altro, mai abrogate) di ispirazione Berlusconiana.
Dirò di più: ha una certa ispirazione di un ventennio non troppo lontano, ma effettuo una censura preventiva su me stesso per non dire di più.

A Mussi, Bertinotti, Diliberto, che avete votato questa legge f..., dico: date presto prova di coerenza, o i vostri progetti unitari saranno più fallimentari del PD.

Che schifo.

Grazie Travaglio.

venerdì 20 aprile 2007

Grazie Mussi, ed ora: verso il Socialismo Europeo!

Vi consiglio di leggere tutto il discorso di Fabio Mussi, qui su aprileonline.info . Non posso che condividere ogni singola parola del suo discorso, nel dolore e nella sofferenza, ma anche nel coraggio, nella forza e nella determinazione.

Il Socialismo, per molti aspetti da rinnovare, ha ancora molto di cui parlare e molte risposte da dare. Che inizi quindi questo processo di rinnovamento: L'Italia non può essere l'unico paese europeo senza una forza che sia profondamente legata all'esperienza del Socialismo Europeo, in particolare nelle sue varianti di governo più promettenti e "rivoluzionarie", come quella Spagnola, incarnata in un leader come Zapatero ma soprattutto in grandi valori attuati attraverso grandi riforme.
Grandi riforme che dimostrano cosa deve essere veramente un riformismo che non sia una parola vuota di significato, una sorta di moderatismo nullafacente senza coraggio e senza forza. Un riformismo rivoluzionario, che sia in grado di cambiare la società, facendola evolvere, dando risposta ai disagi delle persone, dei lavoratori, delle famiglie, delle persone, di ogni età, sesso, razza, orientamento o identità sessuale, religione, idea politica.

Per questo e per altri motivi non posso che seguire Mussi. Angius tornerà presto con noi, appena l'impronta teodemocratica e centrista del nascente e costituente Partito Democratico sarà evidente. Già ci sono terribili scenari inquietanti di Grandi Coalizioni, Grandi Inciuci senza valori, apolitici, populisti: la presenza di Berlusconi ai congressi di DS e Margherita e le sue dichiarazioni sul PD sono esempi esplicativi di quanto questi pericoli siano più che ragionevoli.

Ora, verso il Socialismo Europeo!

domenica 15 aprile 2007

A volte ritornano (Satira :P)

La Repubblica.it ha un bel titolone in prima pagina.
Ho trovato questo video su youtube che satirizza un pochino questo avvenimento.
Speriamo non sia davvero un ritorno al passato...



PS: no, il video non l'ho messo io su youtube. Se ci fosse violazione di copyright, che lo rimuovano.

Socialismi Italiani e partito democratico

Un ripassino alla storia del socialismo italiano farebbe bene a molti che in questi giorni arrivano addirittura a riesumare Craxi e metterlo nel pantheon del partito democratico. Certo, lui con la Binetti probabilmente ci starebbe bene, così come oggi una sua parente sta benissimo in una alleanza con Calderoli, Borghezio, Prosperini e Alessandra Mussolini.

Mi porrei il problema di spiegare ad un tedesco, o ad un francese, come mai abbiamo dei socialisti alleati con i non-tanto-post fascisti, o in generale in una alleanza di centro-destra. Mi chiederei come spiegarglielo. Magari nemmeno si meraviglierebbero: l'Italia ha ben altre "stranezze" di cui andare fiera.

Fassino intanto continua a sperare di dialogare con lo SDI e con Mussi. Li vorrebbe nella partecipazione della costituente del Partito Democratico; il silenzio di Rutelli e della Margherita però non è indice del fatto che i diellini siano molto d'accordo su questa ipotesi. Ieri ha parlato anche Prodi: ha parlato di un astratto riformismo socialista, dimenticandosi forse che il socialismo non è solo riformismo economico, sono anche valori più generali che mal si conciliano con la deriva teodemocratica della Margherita. Valori di cui per ora i costituendi del PD non osano nemmeno parlare, questo per evitare forse una marea di "distinguo".

Questa "Cosa 3" sembra lontano persino dal PD americano. Dove si discute di diritti civili? Dove si discute della guerra? Dove si discute di qualcosa che non siano robette da poltrona? Dove sono le donne del PD? Dove sono gli Obama del PD italiano?

Non che quelli che si dicono socialisti facciano di meglio. Non riesco infatti bene a capire come farebbero a dialogare con Mussi persone che ancora sono ancorate all'eredità Craxiana come De Michelis. Occorre che finalmente si superi il ricordo di quel periodo ammettendo l'enorme responsabilità dei governi del pentapartito sulla situazione economica e sociale agli inizi degli anni '90: solo così, forse, si potrà partire verso un dialogo vero, autentico. Critico un pochino anche la questione della acriticità verso alcuni aspetti del capitalismo dei socialisti italiani: spero che questa componente venga tirata fuori da Mussi, se davvero riusciranno a dialogare.

L'altro fronte è la Grande Alleanza Rossa che sta costruendo Rifondazione: altro versante in cui potrebbero confluire i delusi dal PD. Si tratterebbe certo di un versante molto più "radicale", ma quantomeno più identitario. Certo Bertinotti forse vorrebbe fare qualcosa di socialista (più vicino al socialismo sudamericano, certo) ma al solo pronunciare della parola "socialismo" tutti scapperebbero di corsa, questo ancora per la maledizione Craxiana; per questo sicuramente abbandoneranno la parola "comunista" e si inventeranno qualcosa di nuovo (sull'esempio di Lafontaine).

Ironicamente, sembrano sparire fiori e piante dalla politica italiana. Dopo la morte del Biancofiore, ora la Quercia e la Margherita vanno sparendo; rimarrà forse solamente la rosa del socialismo europeo, anche se in mano a quelli che di socialista hanno solamente il nome.

venerdì 6 aprile 2007

Triangoli Colorati

Notizie di istigazione al suicidio.

Una saggia risposta, quella di V.:

Dello stesso avviso, ma perché in polemica con alcune dichiarazioni diffuse in queste ore, è il capogruppo dell'Udc alla Camera, Luca Volonté: "Disgustoso strumentalizzare, come fanno alcuni omosessuali politici, la morte del ragazzo, vomitevole trasformare una tragedia giovanile, figlia del bullismo e della superficialità educativa, in uno spot pro-gay".


Assolutamente non c'entra nulla la cultura machista italiana. O certe tristi associazioni di idee. Quelli son casi.

E poi, le scritte.

Le squadre.
Le ronde.

Mi ricordano dei triangolini colorati, ma siccome ho perso la memoria, non mi ricordo dove li ho visti.
Meglio pensare a come fare il Partito Democratico: questo e` quello che vuole l'Italia di non-cosi`-destra.
Sono quasi rassegnato.
Fortuna che voglio fare il ricercatore: avro` una scusa per lasciare questo paese.

Momento di tristezza profonda. Di pessimismo.

martedì 20 marzo 2007

La morte dell'antifascismo

Il silenzio di gran parte della sinistra nazionale sulle parole di Prosperini sancisce definitivamente la morte dell'antifascismo come valore identitario.

Ai dirigenti nazionali che hanno taciuto chiedo di vergognarsi profondamente. Il silenzio è complice.

Per quanto riguarda la destra o il centrodestra, non mi pronuncio.

Ricordo solamente il codice penale:


Art. 414 Istigazione a delinquere
Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o piu' reati e'
punito, per il solo fatto dell'istigazione:
1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di
istigazione a commettere delitti.
2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a
lire quattrocentomila, se trattasi di istigazione a commettere
contravvenzioni.
Se si tratta di istigazione a commettere uno o piu' delitti e una o
piu' contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel n. 1.
Alla pena stabilita nel n. 1 soggiace anche chi pubblicamente fa
l'apologia di uno o piu' delitti.